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11 06 2013 | Rimini | Altavelocità, Vitali, Pironi e Cecchini scrivono a Soprano

Martedì, 11 Giugno 2013

mattoneRimini | Altavelocità, Vitali, Pironi e Cecchini scrivono a Soprano

 

Il presidente della provincia di Rimini, Stefano Vitali entra nella vicenda della soppressione delle fermate del Frecciarossa a Riccione e Cattolica, precedentemente annunciate da Trenitalia a partire dal 9 giugno. Vitali assieme ai sindaci di Riccione, Massimo Pironi, e di Cattolica, Piero Cecchini, ha spedito questa mattina una lettera all’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano.
“Siamo rimasti sconcertati – questo il motivo della lettera – quando nella giornata di venerdì 7 giugno, abbiamo appreso dagli avvisi via e-mail di Trenitalia che le previste fermate dei Frecciarossa 9593 e 9594, erano state improvvisamente soppresse e ai viaggiatori già in possesso di regolare biglietto veniva garantito un servizio sostitutivo. Mentre ciò accadeva sul sito di Trenitalia era ancora possibile consultare l’orario che prevedeva le fermate nelle stazioni citate. Addirittura, sempre nel sito di Trenitalia, era ancora presente il comunicato stampa datato 4 giugno in cui si faceva menzione dell’attivazione delle fermate di Riccione e Cattolica e di Fano e Senigallia nelle Marche”.


Adesso gli amministratori del riminese vogliono sapere il perché delle mancate fermate. “Chiediamo di conoscere la ragioni di questi improvviso e inaspettato dietro front, dopo che per alcune settimane questo servizio era stato, giustamente, pubblicizzato come un punto di eccellenza dell’offerta estiva di Trenitalia”.
Ma soprattutto vogliono fare in modo che le fermate del Frecciarossa di Riccione e Cattolica vengano riconfermate da Trenitalia. “Non potrà sfuggire alla sua attenzione la notevole capacità ricettiva del bacino turistico della Romagna, e nel caso specifico dell’area rappresentata da Riccione, Cattolica e Misano. Ci pare quindi incomprensibile una scelta che penalizza la dorsale adriatica escludendo alcune importanti località. La nostra non è una rivendicazione campanilistica è la volontà di affermare il riconoscimento di un sistema economico e sociale che sarebbe penalizzato dalla soppressione delle fermate in oggetto. E’ evidente che tutti gli operatori del mondo del turismo e del commercio sono al nostro fianco”.


E lanciano l’amo. “Ricordiamo che da anni le nostre amministrazioni e le categorie economiche hanno attivato una campagna di promozione per incoraggiare l’uso del treno per raggiungere le località turistiche, fino al punto di rimborsare il prezzo del biglietto ferroviario. Così avremmo fatto anche per tutti coloro che avessero preso il Frecciarossa nei giorni scorsi”.


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